Csaba Dalla Zorza, volto amatissimo della tv ed esperta impareggiabile di bon-ton a tavola e in casa, ci svela alcune parole da non usare mai a tavola.
Csaba Dalla Zorza è nota sul piccolo schermo come la regina del bon ton. Lei, maestra di buone maniere, a tavola così come nella vita, istruisce il popolo di Real Time e non solo su comportamenti da veri signori che si credevano oramai perduti nel tempo.
Come ci insegna anche il fortunato programma Cortesie per gli ospiti, di cui Csaba è indiscussa regina, è sicuramente la tavola il territorio in cui la blogger mette in campo le competenze più raffinate.
Csaba Dalla Zorza insegna come apparecchiare, come presentare i piatti, il corretto ordine di servizio e come si dovrebbe prendere il pane. Pensate siano già un po’ troppe regole? E pensare che ancora non avete appreso il corretto lessico.
Già perché a tavola alcune parole sembrano esser semplicemente bandite, sinonimo di cattivo gusto e tanta, tanta ignoranza.
Se allora non volete farvi cogliere in fallo affidatevi al sapere di Csaba che ci elenca, una volta per tutte, quei termini che mai più dovranno esser pronunciati una volta seduti a tavola.
Csaba Dalla Zorza, le parole da non dire a tavola
Foodwriter con la passione per le buone maniere, chef diplomata in Francia, dal 2008 e vera e propria stella del piccolo schermo, Csaba Dalla Zorza è oramai per l pubblico italiano una vera e propria guru del buon gusto.
Se è vero che tra le prime lezioni che Csaba ci ha donato c’è quella di non lasciar mai languire la conversazione durante un pranzo o una cena, è altrettanto vero che ci ha più volte fatto presente come ad alcune parole sbagliate sia decisamente da preferire il silenzio.
Chi non ha mai visto infatti lo sguardo sgranato di Csaba Dalla Zorza quando a Cortesie per gli ospiti qualcuno scivolava sul terribile “buon appetito”? Come ripetuto più volte dalla maestra del bon ton, “ogni riferimento alla corporalità è volgare” e quindi semplicemente da evitare.
Decisamente bandito anche qualsiasi riferimento al vil denaro. Spiega infatti Csaba:
“Soprattutto evitiamo di dire quanto abbiamo pagato cosa. O chiedere informazioni sul prezzo del quadro appeso all’ingresso”
Ma soprattutto, conclude distruggendo definitivamente il dialogo tipo dei pranzi all’italiana, assolutamente da evitare dibattiti riguardanti la politica e la religione, “un argomento in grado di scatenare il diverbio e la dissonanza. Mentre la tavola dovrebbe essere un luogo armonico”.
Esclusi questi discorsi mai ben accetti la conversazione dovrebbe fluire senza alcuna difficoltà: parola di Csaba Dalla Zorza.