I pacchetti di patatine nascondono un segreto, un ingrediente che fa la differenza ma che nessuno in realtà conosce.
Tra gli snack più diffusi in tutto il mondo, le patatine chips rappresentano un vero e proprio simbolo di gusto, festa e spensieratezza.
Sono perfette per accompagnare aperitivi o merende di ogni genere, sempre fresche e croccanti e pronte ad essere tirate fuori dal sacchetto. Fanno impazzire tutti, eppure nascondono un segreto impensabile davvero.
Dietro al sapore ed alla consistenza inconfondibile delle patatine, però, si cela un ingrediente davvero sconvolgente.
Probabilmente molti di noi si saranno chiesti come facciano le patatine a restare così fresche e croccanti anche dopo settimane dalla loro produzione, ebbene la risposta risiede nell’uso di un ingrediente davvero particolare.
Avete mai sentito parlare di azoto? Elemento più diffuso in natura, l’azoto è un gas inerte che presenta caratteristiche particolarmente adatte all’uso alimentare, per questo è presente nel confezionamento di molti prodotti della catena industriale: è inodore, insapore e non reattivo. Il processo di confezionamento in atmosfera modificata” (Modified Atmosphere Packaging, MAP) avviene dopo l’impacchettamento delle patatine: vengono imbustate e l’azoto viene iniettato nel pacchetto per sostituire l’ossigeno presente. Il MAP è largamente utilizzato poiché garantisce il mantenimento della freschezza del prodotto. Di fatto riduce l’ossidazione e ritarda la crescita di batteri e muffe colpevoli di alterare la qualità delle chips.
L’uso dell’azoto nel confezionamento dei prodotti rappresenta un’ottima alternativa per il mantenimento dei prodotti come appena realizzati fino all’apertura da parte del consumatore, ma come ogni caso di processo industriali legato al settore alimentare alza dubbi e polemiche.
Al di là delle mere speculazioni, è importante sottolineare che l’azoto in sé non è nocivo, una delle preoccupazioni maggiori riguarda la possibilità che la presenza nel pacchetto di patatine di azoto possa mascherare eventuali alterazioni o deterioramenti del prodotto che altrimenti sarebbero visibili, comportando una percezione errata della freschezza del prodotto da parte dei consumatori.
Per rispondere a tali preoccupazioni è importante che i produttori di alimenti siano trasparenti riguardo ai processi di confezionamento e che le autorità regolatorie vigilino sul corretto utilizzo dell’azoto. Come consumatori, è sempre consigliabile verificare la data di scadenza e prestare attenzione a eventuali segni di deterioramento del prodotto prima di consumarlo.
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